Rss Feed
Tweeter button
Facebook button
Youtube button
Ipnosi Dinamica - Ipnosi Regressiva - CNV-SNL-PNL

Counseling

ANTONIO REGA

La figura professionale del “counselor” si delinea nei paesi di lingua anglosassone, Stati Uniti in particolare, a partire dagli anni ’30.
Si tratta di una figura diversa da quella dello psicologo e parimenti diversa da quella dello psicoterapeuta (sia esso psicologo o medico).
Per specificare cosa siano i Counselor, la cosa migliore è fare riferimento alle definizioni date da autorevoli autori che hanno fatto la storia di questa disciplina (il counseling o counselling): “…persone che, pur non desiderando diventare psicologi o psicoterapeuti, svolgono un lavoro che richiede una buona conoscenza della personalità umana” (Rollo May).
La conoscenza dell’uomo, nelle sue molteplici sfaccettature, è talmente importante, spesso anche critica nell’affrontare qualsiasi situazione della vita, da meritare di essere estesa a molteplici categorie professionali; ciò pur senza nulla togliere al ruolo fondamentale della figura professionale che elegge la psiche umana ed i problemi ad essa connessi quale proprio principale oggetto di studio universitario e post universitario.
Il  “counseling analogico” è una forma di counseling volto a capire le necessità analogiche proprie ed altrui. Per necessità analogiche si intendono quelle non razionali, quindi emozionali; esse sono difficili da definirsi poiché sfuggono ad ogni incasellamento logico, ma ne diventa evidente l’esistenza nel caso in cui si pretenda di ignorarle o peggio reprimerle.
Il “counseling analogico” trova la sua genesi e la sua più completa definizione negli aspetti teorici e pragmatici della disciplina analogica formalizzata da Stefano Benemeglio già dagli anni ’80.
Il Counseling analogico, come si capisce da quanto detto, è una forma di counseling molto specifico e definito; esso non pretende di sfruttare tutte le estese conoscenze di psicologia, anzi esclude una formazione troppo vasta, “omnicomprensiva”, che va lasciata a chi si impegna con un percorso di studi adeguato presso sedi universitarie.
Scopo del Counselor analogico è acquisire e mantenere ai massimi livelli la competenza in fatto di comprensione delle necessità analogiche proprie ed altrui. Tale comprensione non può che migliorare la vita e rendere più fluidi ed appaganti i rapporti umani.
Tali competenze sono di estrema utilità per gli stessi psicologi, medici ma anche educatori, manager, professionisti della comunicazione e comunque per tutte le persone la cui attività professionale contempli un significativo spazio dedicato al rapporto umano.
Sono oggetto di attività professionale del Counselor analogico tutte quelle attività consentite ad un counselor, nel rispetto delle leggi vigenti e del codice deontologico dell’albo interno dell’Istituto CID-CNV.
La definizione di Counselor analogico è per noi semplicemente un adeguamento linguistico rispetto alla figura del consulente analogico, già da noi formalizzata all’interno dello Statuto del CID-CNV nel lontano 1992.

post correlati

commenti

Nessun CommentoScrivi cosa ne pensi

Nota: I Commenti che risulteranno offensivi potranno essere rimossi a discrezione degli amministratori