Orgasmo femminile
L’ anorgasmia è un disturbo che consiste nell’ impossibilità di raggiungere l’ orgasmo. Da non confondere con la frigidità, che è l’ assenza totale di piacere durante il rapporto sessuale.
Ma cosa c’è all’ origine di questo disturbo?
Il più delle volte è un blocco psicologico a impedirci di lasciarci andare al piacere.
Ad esempio può capitare di idealizzare l’ orgasmo, di renderlo un mito irrealizzabile. Così l’ attesa di quella sensazione non fa che aumentare l’ ansia da prestazione. Invece di lasciarsi andare al rapporto e alla passione il corpo e il cervello si sentono sotto stress.
Un’ altro ostacolo che la nostra psiche mette al piacere è la vergogna. Il pensiero di uniformarsi ad un’ immagine di donna per bene o di rendersi ridicole o volgari agli occhi del partner può inibire il piacere.
L’ emotività è importantissima nell’orgasmo femminile. Così come la paura può bloccarci così l’amore ci permette di lasciarci andare, perché ci rende sicuri e protetti.
Talune donne reagiscono all’impossibilità a raggiungere l’orgasmo con sentimenti di sofferenza o di rabbia, altre tendono a negarne l’importanza, ritenendosi soddisfatte comunque della relazione sessuale soprattutto per quanto riguarda gli aspetti affettivi e relazionali, molte altre ancora simulano l’orgasmo, sentendosi “anormali” e vivendo questa limitazione con doloroso sentimento d’inferiorità. Comunque sia dopo un lungo periodo di attese deluse, spesso inizia un certo disinteresse per il sesso e il rapporto fisico si trascina stancamente più come un dovere che come il piacere dell’incontro. L’orgasmo resta una fantasia costellata da mille contenuti spesso inquietanti. Le donne, infatti, che non hanno mai provato un orgasmo, neppure con la masturbazione, prima tappa necessaria sulla via del piacere, hanno un’idea di questa esperienza assai confusa.
Sostanzialmente le paure più ricorrenti riguardano l’intensità dell’emozione, immaginata tale da mettere la donna seriamente in pericolo di perdere il controllo, di essere trascinata in un turbine senz’altro riferimenti certi di spazio e di tempo, di svenire. Insomma si affaccia la paura inconfessabile, di impazzire. La maggior parte di queste fantasie affondano le loro radici nel vissuto profondo della propria sessualità e nella paura dell’incontro, di perdersi nel contatto e di uscirne fuori in qualche modo cambiata. Seppure sia importante la scelta di un partner che dia fiducia, non è dunque sufficiente a diminuire o eliminare il controllo involontario sul riflesso organico. C’è dunque bisogno di un lungo lavoro psicologico volto a promuovere la presa di coscienza delle ragioni che spingono la donna a “trattenere” i suoi orgasmi.