L’insegnante
I nuovi in-segnanti (etimologicamente: “che imprimono segni interiormente”) dedicano molta attenzione allo studio della mente e alle Leggi del Pensiero, poiché sanno che la realtà si origina nel mondo mentale e si concretizza poi nel mondo fisico; essi comprendono bene che il comportamento di individui e gruppi deriva dalla qualità e dalla forza dei loro pensieri, così come afferma l’antico assioma ermetico – “l’energia segue il pensiero” .
Gli insegnanti conoscono l’evidenza che gruppi avanzati che vivono sul piano mentale, possono impressionare le menti degli uomini, con le loro idee più evolute, allineate con il Piano, favorendo sviluppo civile e progresso spirituale.
Ha scritto Maria Montessori che i bambini “hanno bisogno di ricevere risposte complete, che provocano il loro entusiasmo e suscitano il bisogno di nuove ricerche e di attività intensa”.
Gli insegnanti dovranno essere all’altezza di tale “entusiasmo”, ampliando la vita psichica degli educandi e la loro personale, penetrando con instancabili ricerche in campi inesplorati, aprendosi a più larghi orizzonti, impadronendosi con i loro allievi di nuove conoscenze. Pertanto – continua la Montessori - “la scuola deve essere vivificata da uno spirito nuovo, deve essere animata da un maestro saggio, più saggio di qualunque altro individuo umano, che conosce e rispetta le leggi dell’educazione”.
Essi tenderanno a “comprendere e sentire” al tempo stesso lo studente; ad agire, cioè, con partecipazione sia mentale che emotiva. “ perché nelle scuole si cura solo l’intelletto e si dimentica di educare il cuore?” si domandava Giuseppe Mazzini.
Si potranno così elaborare per tempo i più idonei approcci relazionali e le necessarie strategie d’intervento tese a favorire l’emergere di motivazioni, curiosità conoscitive e potenzialità umane e a promuovere, partendo dall’amorevole osservazione delle manchevolezze, il fiorire delle qualità opposte.